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Ciclovia del Brenta in cargo bike con un bimbo

Ciclovia del Brenta in cargo bike con un bimbo

Io e Giulia abbiamo iniziato a viaggiare in bici da qualche anno, ed è stato subito una folgorazione. Il senso di libertà, il contatto diretto con l’ambiente circostante, la lentezza che permette di osservare una miriade di dettagli sono solo alcuni degli aspetti che ci hanno fatto amare questo tipo di viaggio.

Questo inverno ci siamo però trovati in 3, visto che a Gennaio è nato nostro figlio! Con l’avvicinarsi dell’estate, abbiamo quindi iniziato a pensare a delle possibilità per le vacanze e l’idea di organizzare un viaggio, ovviamente in bici, portandoci dietro anche il piccolo Olmo ci ha subito affascinati. Ovviamente con un bambino così piccolo i problemi logistici sono tanti, per cui è fondamentale prepararsi bene. Non appena il tempo ce lo ha permesso (verso Maggio) abbiamo iniziato a fare delle prove di un paio di giorni, giusto per capire se la cosa poteva funzionare. Abbiamo attrezzato la nostra cargo bike, posizionando l’ovetto (lo stesso che si usa in macchina) sul pianale della bici, ed abbiamo scelto dei percorsi brevi, prevalentemente su pista ciclabile e pianeggianti.

Il primo viaggio “inaugurale” lo abbiamo fatto sul percorso ciclabile che collega Modena a Vignola, circa 25 km. Si tratta di un tragitto quasi completamente separato dalle macchine e pianeggiante, le condizioni ottime per viaggiare in tranquillità anche con un bambino molto piccolo (4 mesi all’epoca). Nonostante le mille preoccupazioni che un genitore possa avere sul fatto di mettere un neonato in bicicletta, abbiamo preso tutte le precauzioni possibili (visibilità, protezioni, antipioggia) ci siamo fatti coraggio e Sabato mattina siamo partiti. Fortunatamente, non appena partiti le preoccupazioni hanno lasciato spazio all’entusiasmo di poter vivere tutti insieme la nostra passione. Al nostro rientro, Domenica pomeriggio, non solo eravamo felicissimi ma avevamo anche scoperto un sacco di cose utilissime sul viaggiare in tre!


Verso Vignola, viaggio inaugurale sulla ciclabile

Per prima cosa abbiamo osservato che la bici ha un incredibile effetto soporifero, e che la modalità di viaggio migliore consiste nel sincronizzare i periodi in movimento con i momenti della giornata in cui Olmo è abituato a dormire. Ha fame = ci fermiamo, Ha sonno = partiamo. Abbiamo scoperto che la velocità di crociera per garantirgli il massimo comfort è compresa tra i 15 ed i 20 kmh.

Visto che il primo esperimento era andato molto bene, abbiamo deciso di aggregarci al gruppo organizzato da REcycle in partenza da Modena in direzione Mantova per il BAM! Bicycle Adventure Meeting. L’obiettivo era ambizioso: 4gg fuori, 70 km (divisi in 2 giorni) e rientro in treno! Abbiamo pianificato l’itinerario tutti insieme, dopo aver spiegato bene al gruppo le nostre esigenze: ritmo adeguato (alternanza cibo / sonno) e necessità di avere una struttura per il pernottamento attrezzata per i bambini. E’ stato deciso di seguire il percorso della EuroVelo 7 per l’abbondanza di piste ciclabili e di fermarsi la prima sera a Governolo dopo circa 40 km (presso il bellissimo Bike Hotel Ostello dei Concari), per poi completare gli ultimi 30 km il giorno successivo. L’unica differenza nel setup rispetto al primo viaggio di prova è stata quella di attrezzare la bici in modo da poter trasportare oltre all’ovetto anche un piccolo passeggino piegato da utilizzare durante le soste e in giro per Mantova ed il BAM!


In viaggio verso Mantova lungo Eurovelo 7


Il passeggino si è rivelato essenziale durante il festival

Questo secondo viaggio ha confermato in pieno le senzazioni già vissute durante il primo esperimento, e ci ha definitivamente convinto che un viaggio in bici con un bambino piccolo non solo è assolutamente possibile ma è anche un’esperienza indimenticabile! L’unica nota negativa riguarda il ritorno in treno: abbiamo infatti scoperto che una cargo difficilmente entra nell’ascensore che porta al sottopassaggio, ed è quindi necessario portarla a mano su e giù per le scale (e per fare questa operazione meglio essere in due, uno per ruota). Occorre inoltre avere un pò di fortuna con il vagone bici, perchè la cargo è un mezzo ingombrante che occupa più spazio di una bici normale e se ci sono molti altri ciclisti diventa complesso incastrare tutto.

Insomma, dopo i nostri esperimenti andati a buon fine eravamo finalmente pronti per il nostro viaggio! Dopo aver studiato varie possibilità abbiamo optato per un giro sulla Ciclovia del Brenta – Lago di Caldonazzo. Il percorso lo abbiamo strutturato così:

– [Giorno 1] Modena-Crevalcore (27km), poi treno regionale diretto Crevalcore-Rovereto. Abbiamo scelto la stazione di Crevalcore perchè è piccola, tranquilla e soprattutto è sulla linea diretta del Brennero (quindi niente cambi treno!).
– [Giorno 2] Rovereto – Caldonazzo (50 km), ciclabile del Brennero fino a Trento poi strade secondarie fino al Lago di Caldonazzo
– [Giorno 3] Relax al lago!
– [Giorno 4] Caldonazzo – Cismon del Grappa (40 km), lungo il primo tratto della Ciclovia del Brenta fermandosi a pranzo a Grigno dove c’è un posto bellissimo per fare il bagno nel Brenta
– [Giorno 5] Cismon del Grappa – Bassano del Grappa (40 km), lungo il secondo tratto della Ciclovia del Brenta
– [Giorno 6] Treno Bassano – Trento + Trento – Crevalcore sullo stesso diretto del Brennero.

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Sei giorni bellissimi, lenti, a contatto con la natura e nostro figlio: esattamente quello che cercavamo!

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La scelta dei percorsi è stata fondamentale: sia la prima parte del viaggio lungo la ciclabile del Brennero, che la seconda parte sulla Ciclovia del Brenta permettono di rimanere su strade sicure lontano dalle macchine e di godersi il paesaggio in tutta tranquillità. Inoltre inserire una sosta di qualche giorno sul Lago di Caldonazzo è stato utile per riposarsi dopo i primi due giorni di viaggio (per un bambino piccolo è molto faticoso abituarsi ai cambiamenti) e ripartire più freschi.

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Nel secondo tratto, lungo la Ciclovia del Brenta, sono inoltre presenti dei comodissimi Bicigrill dove ci si può fermare all’ombra, lungo il Brenta, per rinfrescarsi bevendo o mangiando qualcosa. Quasi tutti hanno dei bagni in muratura, e questo è molto comodo con un bambino piccolo (che ha bisogno di essere cambiato spesso). Infine, un’altra cosa che ci ha sorpreso tantissimo è la pulizia dell’acqua del fiume in cui è possibile fare dei bellissimi bagni nelle ore più calde del giorno: basta fermarsi, parcheggiare le bici e buttarsi nell’acqua.

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Insomma, un’esperienza sicuramente positiva che ci ricorderemo per sempre! Adesso dobbiamo iniziare a studiare il percorso per l’anno prossimo….

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