Mobilità

Gli italiani e la bicicletta: tutti numeri del sondaggio Ipsos

Gli italiani e la bicicletta: tutti numeri del sondaggio Ipsos

Giornata Mondiale della Bicicletta 2022: un nuovo sondaggio Ipsos, condotto in 28 Paesi, tra cui l’Italia – ha indagato le principali opinioni dei cittadini in merito all’utilizzo della bicicletta. In particolare la stragrande maggioranza degli italiani (88%) ritiene che la bici svolga un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni di carbonio e il miglioramento del traffico, ma oltre la metà degli intervistati sostiene che andare in bicicletta nella propria zona sia troppo pericoloso.

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La frequenza di utilizzo della bici in Italia

Come riporta la ricerca condotta dall’Ipsos, in Italia il 57% degli intervistati afferma di saper andare in bicicletta e il 49% di possederne una da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio. Infine, l’8% afferma di utilizzare i sistemi pubblici di condivisione delle biciclette (bike sharing). Bisogna, tuttavia, sottolineare che soltanto il 6% degli italiani non ha accesso a un’automobile da poter usare (la percentuale più bassa tra tutti i 28 Paesi esaminati): vale a dire che l’Italia ha uno tra i tassi di motorizzazione più alti al mondo.

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In linea generale, è il 37% degli italiani che va in bicicletta almeno una volta alla settimana quota che si riduce al 13% tra quanti dichiarano di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale per un tragitto di 2 chilometri; preceduta dalla camminata a piedi (42%) e dall’utilizzo della propria automobile (29%).

Bici: riduce l’inquinamento ma viene percepita come pericolosa

La maggioranza degli italiani (88%) ritiene che l’uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e del traffico (85%). Tuttavia, oltre la metà (62%) ritiene che andare in bicicletta nella propria zona sia troppo pericoloso. La prevalenza dell’uso della bicicletta per fare commissioni o per spostarsi è maggiore nei Paesi in cui è maggiormente percepita come un mezzo di trasporto sicuro (ad esempio in Cina, Giappone e Paesi Bassi).

Il 57% degli italiani considera la bicicletta una tendenza urbana e nonostante l’alta percentuale di accordo – più di 1 intervistato su due – rimane tra le più basse dei 28 Paesi esaminati, occupando la venticinquesima posizione dopo Corea del Sud (56%), Giappone (47%) e Ungheria (41%).

I ciclisti non rispettano le regole?

Nei 28 Paesi considerati nel sondaggio d’opinione Ipsos, gli italiani sono tra i cittadini maggiormente d’accordo con il fatto che i ciclisti spesso non rispettano le regole del Codice della Strada e, quindi, possono rappresentare un pericolo per pedoni e automobilisti. In particolare:

  • Il 76% degli intervistati ritiene che i ciclisti della propria zona spesso non rispettino le regole del traffico (percentuale più alta tra tutti i 28 Paesi esaminati e superiore di 12 punti alla media internazionale).
  • Il 70% degli intervistati sostiene che i ciclisti rappresentino un pericolo tanto per i pedoni quanto per le automobili o moto/motorini (soltanto in Giappone si registra una percentuale più alta pari all’82% e un distacco di 11 punti con la media internazionale del 59%).
  • Il 68% degli intervistati ritiene che i ciclisti rappresentino un pericolo per gli automobilisti (soltanto in Giappone e Corea del Sud si registrano percentuale più alte – rispettivamente 82% e 69% – e un distacco di 13 punti con la media internazionale del 55%).

Per completezza d’informazione è utile affiancare a questi numeri anche quelli di un’altra ricerca Ipsos condotta per la Fondazione Vinci Autoroutes sui comportamenti alla guida degli automobilisti – riportata da numerose testate tra cui Rainews.it:

[Ma chi sono i cattivi guidatori? Ovviamente, e all’unanimità: gli altri. Infatti, l’82% degli automobilisti italiani cita almeno un aggettivo negativo per descrivere il comportamento degli altri, che sono considerati irresponsabili (46%), pericolosi (35%), aggressivi (22%) e stressati (34%).

Questa severa valutazione è accompagnata da una forte sensazione di insicurezza durante la guida, perché l’86% ha già avuto paura del comportamento aggressivo degli altri conducenti. Alcuni conducenti riconoscono anche che l’auto influenza negativamente il loro comportamento. Infatti, il 21% dei conducenti europei ammette di non essere più veramente la stessa persona quando è al volante e si ritiene più nervoso, impulsivo o aggressivo rispetto alla vita quotidiana. Per il 26% di loro, la protezione creata dall’abitacolo dell’auto li fa sentire “come in una bolla” e li porta a prestare meno attenzione agli altri e il 19% arriva addirittura a pensare che, in viaggio, “ciascuno per sé”.]

In Italia la bici riscuote l’81% dei consensi

Poco meno della metà degli italiani (43%) considera l’infrastruttura ciclistica (ad esempio: piste ciclabili dedicate) della propria zona eccellente. Invece, una solida maggioranza di cittadini (71%) è d’accordo sul fatto che i nuovi progetti di infrastrutture stradali – come quelle annunciate dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini a MobilitARS 2022 – nella propria area dovrebbero dare priorità alle biciclette rispetto alle automobili.

Opinioni italiani su bicicletta

Inoltre, nella maggior parte dei mercati esaminati, la bici gode di un livello di favore più elevato rispetto a tutte le altre forme di trasporto. In Italia, la bicicletta riscuote l’81% dei consensi e la bici elettrica (ebike) il 77%. A seguire si posizionano: l’automobile (68%), moto/motorini (60%), monopattino (39%) e camion (34%).

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Commenti

  1. Avatar Max ha detto:

    questi ultimi tolgono i punti sulla patente?? Ma c’é anche tanta brava gente che rispetta tutti. Mettiamoci tutti una mano sulla coscienza e iniziamo noi. Magari, un giorno, qualcuno prenderà esempio.

  2. Avatar Leo ha detto:

    Nessuno insegna a rispettare le regole agli automobilisti figuriamoci ai ciclisti. Tra cartelli ridondanti, ciclopiste incomplete e fuori norma e disordine stradale, ognuno fa come può e crede opportuno.

    [Questo commento è stato moderato prima della pubblicazione – Bikeitalia.it]

  3. Avatar Georges ha detto:

    Se si fosse una corsia di emergenza, I ciclisti e I pedoni sarebbero più in sicurezza. Dunque più piste ciclabili meno fastidio alle auto. Più sicurezza per I ciclisti.

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