Mobilità

La Consulta della Mobilità a Milano era solo uno spot elettorale?

La Consulta della Mobilità a Milano era solo uno spot elettorale?

La Consulta della Bicicletta o della Mobilità, che dir si voglia, è uno strumento di cui molte città si sono dotate per indirizzare il Consiglio Comunale e la Giunta nel compiere scelte assennate sui temi che riguardano la modifica delle condizioni viarie cittadine.

In alcune città, come Bologna, questo strumento di partecipazione è servito per creare cultura e generare progetti ambiziosi che hanno poi portato a sostenere le scelte dell’amministrazione nello sviluppare la mobilità attiva su scala cittadina e rispondere a quella minoranza rumorosa che mette sempre i bastoni tra le ruote a chi propone qualsivoglia cambiamento dello status quo.

Un momento della Ciclabile Umana in Viale Monza a Milano (10 novembre 2022)

Anche a Milano, a un certo punto, è arrivata la proposta di realizzare una Consulta della Mobilità: era il febbraio 2021 e la firma in calce era del consigliere Carlo Monguzzi. Ma la Giunta Sala1 era in dirittura di arrivo e la città si preparava alla campagna elettorale. Figuriamoci se c’era tempo per pensare a convocare le parti sociali per farsi fare le pulci sul proprio operato…

Ma poi arrivarono le elezioni e Sala fu riconfermato alla guida del capoluogo lombardo. Il 15 novembre 2021 il Consiglio Comunale approva, con 29 voti a favore, un contrario e 11 astenuti, l’istituzione della Consulta Comunale per la Mobilità Attiva.

Poi ci sono questioni tecniche, perché ogni decisione politica ha bisogno poi di essere tradotta in azioni attraverso un opportuno regolamento: il 24 gennaio 2022, il Comune di Milano pubblica il bando per l’istituzione della Consulta Comunale per la Mobilità Attiva.

Seguono le candidature e i comunali si ritrovano a decidere quali siano i candidati più idonei e quali meno. Il percorso di nomina richiede un po’ di tempo, circa 7 mesi, per l’esattezza e il 16 agosto 2022 vengono nominati i membri.

Dall’estate 2022 all’estate 2023 il tempo a Milano è scandito dal lento ma inesorabile schiacciamento di ciclisti sotto le ruote dei camion, ma della Consulta della Mobilità Attiva, ancora non si sa nulla: niente convocazioni, neppure una parola da parte dell’assessora responsabile, Arianna Censi, che ormai non dice più niente neanche sul periodico ciclisticidio che si verifica in città (l’ultima persona investita in bicicletta a Milano, lunedì 26 giugno, è ricoverata in codice rosso e lotta tra la vita e la morte al Niguarda, ndr).

A noi, da osservatori esterni, non conoscendo le dinamiche interne all’Amministrazione Comunale, restano un paio di dubbi: ma non è che la Consulta era soltanto uno spot elettorale?

Probabilmente no, conoscendo Monguzzi c’è da aspettarsi estrema genuinità nelle sue intenzioni, ma una cosa è certa: qualora la Consulta venisse convocata, i suoi membri saranno davvero inclementi con l’Amministrazione in carica e questa sembra l’unico buon motivo per non convocare questo organismo che potrebbe portare grandi cambiamenti in città.

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Commenti

  1. Avatar Alessandra Corradi ha detto:

    La consulta ha dovuto aspettare che venisse eletto il rappresentante della disabilità proveniente dalla consulta omonima che sarebbe il 15 esimo membro, come previsto dallo statuto. La consulta della mobilità d dell’accessibilità si è riunita una prima volta il 12 luglio e poi di nuovo ieri. Sono usciti un po’ di comunicati. se volete essere aggiornati andate sul sito del Comune che credo pubblichi anche i verbali. Oppure scriveteci poiché siamo membri della consulta, appunto.

  2. Avatar JULES ALBINI ha detto:

    La solita vergogna italiana! So che probabilmente non pubblicherete questo commento, ma almeno la Vs. redazione conoscerà il mio pensiero: Quanto scommettereste su tempi incredibilmente rapidi e soluzioni sorprendentemente efficaci se a restare sotto le ruote fosse un congiunto di un qualsiasivoglia amministratore…?

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