Mobilità

Gli italiani si spostano sempre più in auto (e troppo poco in bici)

Gli italiani si spostano sempre più in auto (e troppo poco in bici)

Il recente rapporto di ISFORT (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) sulla mobilità in Italia disegna un panorama preoccupante e sempre più fossilizzato sull’auto privata. La presentazione tenutasi presso il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) a Roma ha delineato una realtà in cui l’automobile continua a dominare gli spostamenti e la bicicletta sta perdendo terreno.

Traffico auto inquinamento
Per gli italiani l’auto rappresenta il mezzo di spostamento più utilizzato in assoluto

20° Rapporto sulla mobilità degli italiani

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Gli italiani si spostano meno rispetto al 2022 e al 2019, con una diminuzione del 2,8% nei primi sei mesi del 2023. La maggior parte degli spostamenti (75%) è entro i 10 km, con il 29,5% inferiore a 2 km. Contrariamente alle aspettative, il lavoro non è la principale motivazione degli spostamenti, ma al primo posto troviamo le questioni familiari (35%). Rispetto al periodo pre-pandemico, c’è una diminuzione degli spostamenti per piacere (27,2% contro il 37,2% nel 2019).

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L’auto è il mezzo predominante, utilizzato nel 65,6% degli spostamenti, con una crescita del 3% rispetto al 2019. La cosiddetta “mobilità dolce” (a piedi, in bici, e con mezzi della micromobilità) rappresenta solo l’18,9% degli spostamenti. L’uso dei mezzi pubblici è diminuito al 7,8%, rispetto al 10,8% pre-pandemico, con significative differenze regionali.

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Italiani: più di 40 milioni di auto

Il “20° Rapporto ISFORT sulla mobilità degli italiani” (➡️scarica la sintesi) ha sottolineato che il numero di autoveicoli in circolazione ha superato i 40 milioni nel 2022 (681 auto ogni 1000 abitanti), registrando un aumento del 1% rispetto all’anno precedente e del 19% negli ultimi 20 anni. Questo incremento costante del parco auto pone l’Italia sulla via del congestionamento stradale e dell’inquinamento urbano, con effetti dannosi sulla qualità della vita e sull’ambiente.

Un parco auto circolante vecchio

Il parco auto italiano ha superato i 40 milioni di veicoli nel 2022, con un aumento del 19% rispetto alla crescita della popolazione (3,3%) negli ultimi 20 anni. L’età media del parco auto è di 12,5 anni, con il 60% delle auto con più di 10 anni. Questo contribuisce all’inquinamento, con oltre il 50% delle auto italiane classificate come Euro 4 o inferiori. Solo l’0,3% del parco circolante è costituito da auto elettriche, con numeri ancora lontani dai livelli europei.

L’auto elettrica non decolla

Mentre si registra un segno positivo per le auto elettriche, con un aumento significativo delle immatricolazioni negli ultimi anni, la variazione negativa del 27% tra il 2021 e il 2022 pone ancora delle sfide. Stiamo parlando di numeri molto bassi paragonate al parco auto nazionale: dalle 1.500 auto elettriche immatricolate nel 2015 si è passati alle 67.000 del 2022. Inoltre, il numero limitato di infrastrutture per la ricarica elettrica (meno di 20.000 al 2022) rappresenta un ostacolo alla piena adozione di veicoli elettrici, nonostante un aumento del 46,2% delle colonnine rispetto al 2021.

Il declino del trasporto pubblico

Il trasporto pubblico, nel frattempo, continua a soffrire, con un declino evidente nel periodo post-Covid. La mancanza di investimenti da parte delle amministrazioni locali e dello Stato sta contribuendo al suo lento declino. Il patto di stabilità, che limita la spesa pubblica per migliorare i servizi di trasporto, sembra segnare il tramonto inevitabile del trasporto pubblico, con un calo al 7,4% nel 2022 e al 7,6% nel primo semestre del 2023, lontano dal 10,8% registrato nel 2019.

La crisi del settore bici, ma le ebike tengono

Anche il settore delle biciclette non è immune da criticità. Nonostante un aumento delle piste ciclabili, la produzione di biciclette in Italia ha subito una contrazione del 17,9% nel 2022. La mancanza di sostegno potrebbe essere attribuita alle difficoltà economiche e alla diminuzione del consumo interno. Tuttavia, le ebike stanno emergendo come una componente sempre più rilevante, raggiungendo il 19% del totale nel 2022.

Mobilità degli italiani sempre più legata all’auto privata

In sintesi, la mobilità in Italia si trova a una svolta critica, con sfide legate alla sovraffollamento stradale, inquinamento, e al declino di opzioni di trasporto più sostenibili come la bicicletta e il trasporto pubblico. La necessità di investimenti mirati e di politiche di mobilità sostenibile diventa sempre più evidente per affrontare efficacemente questi problemi.

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Commenti

  1. Bernard ha detto:

    Non ci vogliono ciclabili ma strade che rendano la vita difficile alle auto, specialmente fuori città: più strette e bonificare il terreno occupato da autostrade.

  2. Fabio ha detto:

    Credo di non aver capito niente. Qual è la “luna” che viene chiesta?

    Non so a Milano, ma qui da me a Bologna le associazioni chiedono convintamente da anni infrastrutture leggere come le corsie ciclabili. Ma mi pare impostazione condivisa.

  3. Francesco ha detto:

    Difficile uscirne con le politiche di mobilità che richiedono le associazioni dei ciclisti, meglio prenderne atto.
    Nei paesi del Nord Europa, dove la bici viene usata, sono stati molto più pragmatici nelle città: si è puntato sulla segnaletica orizzontale, molto meno costosa e di più veloce realizzazione e a favorire l’uso della bici.
    I Comuni vivono di auto, multe commutate e pedaggi. Impensabile che ci rinuncino. Faranno spese faraoniche per fare poco, male e poco funzionale. Si veda il Comune di Milano: le cose indispensabili ed efficaci, ma a basso costo e semplici si rifiuta di farle. Alleato con le Associazioni che chiedono la luna.

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